Bentornate!

Come promesso il post di oggi sarà dedicato alla mia visita al Museo Salvatore Ferragamo a Firenze.

Si dice che la passione di Ferragamo sia nata dopo aver creato per le sorelle le prime calzature.

Iniziò lavorando come calzolaio a Torre del Greco, dopo tornò a Bonito in Irpinia dove nacque e si aprì un piccolo laboratorio dove produceva scarpe per le donne del luogo. In seguito partì per gli Stati Uniti a Boston per lavorare in una fabbrica di scarpe. In seguito andò a Santa Barbara e si aprì una bottega dove riparava e faceva scarpe su misura.

Dopo tredici anni negli Stati Uniti, nel 1927 tornò in Italia e si stabilì a Firenze, dove aprì un laboratorio a Via Minnelli 57. Qui produceva scarpe inizialmente solo per il mercato Americano.

Dopo alti e bassi, la guerra e la crisi, negli anni cinquanta il suo laboratorio divenne meta di attrici del cinema, del jetset internazionale, delle famiglie reali, che venivano nei suoi  showroom per ordinare calzature, considerate straordinarie per qualità e inventiva.

Ferragamo spesso definito un visionario, per i suoi disegni che spaziano da creazioni più bizzarre, spesso veri e propri oggetti d’arte di altissimo design, a linee di eleganza più tradizionale, molto spesso d’ispirazione per altri progettisti di calzature dell’epoca.

Ferragamo morì nel 1960, ma la fama internazionale del marchio grazie alla moglie ed i sei figli non subì flessioni e continuarono a portare avanti fino a oggi l’eredità del fondatore.

Dopo questo breve riepilogo della nascita del marchio Ferragamo, passo a mostrarvi le foto che ho avuto il piacere di scattare all’interno del museo. Se andate a Firenze consiglio a tutte le appassionate di visitarlo perchè è davvero interessante.